Il tax free shopping è un’agevolazione riservata ai residenti al di fuori della Comunità Europea, che consente loro, di richiedere a rimborso l’iva pagata sugli acquisti effettuati in Italia.
L’articolo 38-quater del Dpr 633/1972, dispone infatti che, per gli acquisti di beni di consumo effettuati in Italia, da viaggiatori stranieri, è prevista la restituzione dell’imposta sul valore aggiunto pagata sull’acquisto, per incentivare lo sviluppo del nostro commercio internazionale e favorire il turismo dei consumatori stranieri.
Come funziona il Tax free shopping?
Il cittadino residente al di fuori della Comunità Europea che effettua degli acquisti di beni di consumo nel nostro Paese, può richiedere il rimborso dell’iva pagata.
Per richiedere il rimborso, il viaggiatore straniero, si rivolge ad apposite agenzie internazionali, le Tax Refund Agency che si occupano di rimborsare l’imposta sul valore aggiunto al cittadino extra-UE.
Il viaggiatore straniero, non residente o domiciliato all’interno della Comunità Europea, che compra un genere di consumo in Italia presso un negozio convenzionato che espone la scritta Tax free shopping riceve dal negoziante
- La fattura
- Il modello di Tax Refund
Rimborso Iva Tax free: Quali sono i requisiti per l’accesso?
Perché l’acquisto in Italia sia agevolabile con il tax free, occorrono i seguenti requisiti:
- Che il bene sia acquistato da un privato cittadino;
- Che l’acquisto riguardi beni di importo superiore a € 154,94 iva inclusa;
- Che il bene sia per consumo personale o familiare;
- Che i beni siano trasportati nei bagagli al di fuori della Comunità Europea entro 3 mesi dall’acquisto;
- Che venga emessa regolare fattura elettronica nella quale, oltre ai consueti dati, vanno indicati anche gli estremi del documento di riconoscimento del turista. A tal fine l’art. 4-bis, DL n. 193/2016 ha introdotto, a decorrere dall’1.9.2018, l’obbligo di fatturazione elettronica tramite il sistema OTELLO 2.0
Al cessionario, viene poi messo a disposizione il documento elettronico con il codice che certifica l’avvenuta acquisizione.
NOVITA’
L’Agenzia delle Entrate chiarisce, con la risposta all’interpello n. 485 del 19 luglio 2021, che per i turisti extra UE il codice Otello non basta per il rimborso, ma è necessaria la consegna dei documenti cartacei al cliente estero, infatti, il documento si può considerare esistente, e quindi emesso, solo nel momento in cui entra nella disponibilità del cessionario.
Trattandosi di fattura elettronica, il documento che riguarda gli acquisti tax free può essere consegnato sia in modalità analogica con la stampa o sia in modalità digitale con una mail.
Il cessionario deve poi dar prova dell’uscita delle merci dal territorio con il codice di visto digitale generato da Otello 2.0 mentre se l’uscita del bene dal territorio Ue avviene per mezzo di un altro Stato membro, la prova dell’uscita deve essere fornita dalla dogana estera secondo le regole vigenti nel suddetto Paese.
Per poter seguire la non imponibilità ai sensi dell’articolo 38-quater del DPR 633/72 la fattura deve essere restituita al cedente entro il quarto mese successivo all’effettuazione dell’operazione, vistata dall’ufficio doganale di uscita della Comunità.
In caso di mancata ricezione entro tale termine, il cedente italiano deve regolarizzare l’operazione nel mese successivo emettendo fattura nei confronti del cliente extracomunitario per il solo importo dell’IVA e registrando una FE con imponibile pari a zero.
Le cessioni ai sensi dell’articolo 38-quater, anche se non imponibili, non concorrono alla formazione del plafond degli esportatori abituali, né concorrono alla formazione del rapporto operazioni non imponibili/volume d’affari che, se superiore al 25%, consente il rimborso dell’IVA annuale o periodica.
In alternativa, la fattura può essere emessa con l’Iva, contestualmente alla vendita.
Poi, se entro tre mesi il privato extra-UE trasporta i beni fuori dalla UE ed entro quattro mesi riconsegna una copia della fattura con il timbro “visto uscire” della Dogana Ue di uscita, il cedente rimborserà il privato extra-UE dell’importo dell’Iva e registrerà questa Iva a credito nel registro Iva acquisti.
Per saperne di più: info@studiosinergie.it
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